Non m’era mai successo, finora, di andare a teatro per assistere finalmente a un classico cult come Il giardino dei ciliegi, e rimanere distratta, così tanto da non riuscire a seguir la trama, dalla faccia liftata e botulinata della prima attrice. Che ridesse o piangesse, era uguale. Ci fossero stati almeno i ciliegi.
Purtroppo, c’è sempre una prima volta.
16.03.2007